Matrimonio in vista, cosa mi metto?
Mi sento di tranquillizzarvi subito: il Dress Code perfetto per un matrimonio estivo non esiste! Infatti, la scelta tra le alternative di abiti estivi per un matrimonio nella stagione più calda è talmente vasta che non potete sbagliare. Basta rispettare alcune semplici regole di buon senso.
Partiamo dalla questione colore.
La sposa spesso esprime già delle preferenze o delle esclusioni sul dress code da rispettare alla cerimonia e soprattutto al ricevimento. E sarà certamente così premurosa da informarvi prontamente. In tal caso è grazioso rispettare la sua volontà. Anche perché sconsiglio vivamente di sfidare la collera di una dolce futura sposa.
Va da sé che sia il bianco sia il nero siano colori da escludere a priori, senza attendere il divieto della bride to be. Il bianco è appunto il colore riservato alla prima donna, la sposa, ma questo può non essere necessario nel caso in cui decida di indossare un abito di diverso colore. Tuttavia, questa scelta sarà palesata solo al momento in cui comparirà di fronte la soglia della chiesa o della sala scelta per celebrare il rito, religioso o civile che sia. Pertanto, in quel momento, tutti i giochi saranno stati fatti e le scelte cromatiche già prese da tempo. Il nero è di gran classe in molte circostanze ma in occasione di una celebrazione tanto gioiosa rischia di essere eccessivamente funereo, meglio sceglierlo in altri luoghi e in altre occasioni.
La questione “rosso” è un tasto un dolente. Sicuramente è una scelta audace e di indiscutibile classe. Il rosso esprime passione e chi lo indossa non teme sguardi e attenzioni, anzi. Questo significa però che scegliere questo colore potrebbe essere interpretato come un desiderio di accentrare attenzioni e apprezzamenti che invece sarebbe delicato riservare alla sposa. Nessuno vieta però di correre il rischio di qualche chiacchiera mal celata e godersi a pieno invece la piacevolezza di un bel colore lucente e passionale.
Via libera invece a tutti gli altri colori, alle sfumature e ai giochi cromatici.
Spalle coperte o scoperte?
Dipende. Se la cerimonia è religiosa, durante la celebrazione è elegante sia per la sposa sia per le invitate velare graziosamente la schiena, le braccia e il decolté. È sicuramente una scelta di eleganza. L’ideale, viste le alte temperature, è avere una stola o un coprispalle in filati estivi che potranno poi essere discretamente riposti successivamente in borsa. Io non rinuncio mai a questa scelta stilista anche in occasione di celebrazioni civili, poiché è sicuramente una bella cornice all’abito che scelgo. Non avrete difficoltà a trovare un modello di coprispalle o di stola estiva adatta al vostro abito anche su questo stesso sito.
Lungo o corto?
Se il ricevimento si svolgerà nel pomeriggio fino a sera di solito sarà gradito l’abito lungo, ma questo non significa che abiti corti o cosiddetti “da cocktail” siano da guardare come fumo negli occhi. Se il ricevimento è durante il pranzo invece l’abito lungo rischia di essere una scelta fuori luogo e fuori tempo, decisamente out! Discorso diverso è “quanto scoprire” tra spalle e gambe. Di gran classe è un abito lungo che scopra la schiena con generosa scollatura e le gambe con lungo spacco. In questo caso è sconsigliato essere altrettanto generosi nella scollatura frontale. Si sa, il caldo può essere anche insopportabile e giustificare scelte eccessive, ma la classe non può mai prescindere e non ci si può far ingannare dalle circostanze. L’abito corto invece può essere una scelta frizzante e giovane, ma poiché c’è poca stoffa in un abitino corto sconsiglio gli eccessi sia nel colore e nelle paillettes sia nella misura mini della gonna.
Tacchi alti o flat?
Anche qui la risposta non è scontata. Dipende dalle circostante poiché capita a volte che sia la cerimonia che il ricevimento siano svolti in zone impervie, come la cima della collina in un borgo medievale, con stradine costellate da meravigliosi sampietrini. Le scelte architettoniche spesso non vanno a braccetto con quelle del fashion e non c’è nulla di più grossolano di una splendida donna che cammina con grande difficoltà su tacchi vertiginosi in un vicolo di un borghetto medievale. Meglio informarsi prima sulla location sia della cerimonia che del ricevimento e, se le circostante lo richiedono, si possono scegliere anche tacchi più comodi. Sconsiglio al contrario il flat. Non so immaginare infatti un motivo che possa giustificare un flat in circostanze eleganti. Meglio riservarlo a passeggiate sulla spiaggia o a corse nel parco.
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